OncoUrologia: Oncologia urologica
Le evidenze a sostegno delle attuali linee guida di sorveglianza dopo cistectomia radicale ( RC ) sono carenti.
A tal proposito, uno studio clinico ha valutato la capacità delle attuali linee guida del National Comprehensive Cancer Network ( NCCN ) e dell'European Association of Urology ( EAU ) di identificare lo sviluppo di recidiva e, al tempo stesso, ha proposto un approccio alternativo che bilancia i rischi di recidiva con la morte per cancro non-vescicale.
Lo studio ha incluso 1.797 pazienti con carcinoma uroteliale allo stadio M0 sottoposti a cistectomia radicale nel periodo 1980-2007.
Il successo delle attuali linee guida nell'arrestare lo sviluppo di recidiva è stato valutato calcolando le percentuali di casi osservati durante il relativo periodo di follow-up: 2 anni per le linee guida NCCN e 5 anni per le linee guida EAU.
Dopo un follow-up mediano di 10.6 anni ( intervallo interquartile: 6.8-15.2 ), 714 pazienti hanno recidivato; di questi, 491 ( 68.7% ) sono stati individuati dalle linee guida NCCN, mentre 642 ( 89.8% ) ricorrendo alle linee guida EAU.
Utilizzando un approccio basato sul rischio, è stato possibile ottenere diverse durate del periodo di sorveglianza.
Ad esempio, per i pazienti di età superiore a 80 anni e con malattia allo stadio pT0Nx-0 o pTa/CSI/1Nx-0, il rischio di sviluppo di recidiva in qualsiasi distretto non ha mai superato il rischio di morte per cancro non-vescicale; per i pazienti di età inferiore a 60 anni e con malattia allo stadio pT3/4Nx-0 o pT,N+, il rischio di recidiva in sede addominale / pelvica è invece rimasto superiore al rischio di morte per cancro non-vescicale per più di 20 anni.
In conclusione, la durata di follow-up dopo cistectomia radicale raccomandata dalle linee guida NCCN e EAU non sono completamente in grado di individuare le eventuali recidive.
L'algoritmo di sorveglianza proposto dallo studio, basato sull'interazione fra rischio di recidiva ed i concorrenti fattori di salute, è in grado di fornire raccomandazioni basate sul profilo di rischio del singolo paziente e migliorare quindi l'identificazione di recidiva, ottimizzando le risorse. ( Xagena )
Stewart-Merril S et al, Urol Oncol 2015; 33: 339.e1-339.e8
Xagena_Urologia_2015