OncoUrologia: Oncologia urologica
L’ipertensione correlata al trattamento è frequente durante il trattamento con Sunitinib ( Sutent ).
Tuttavia, i dati sui fattori di rischio e il trattamento dell'ipertensione trattamento-correlata rimangono scarsi.
Sono stati inclusi in uno studio i pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico trattati con Sunitinib dal 2004 al 2011.
Le cartelle cliniche sono state analizzate retrospettivamente per i fattori di rischio di ipertensione correlata al trattamento e i trattamenti antipertensivi.
In totale 51 su 72 pazienti ( 70.8% ) hanno sviluppato ipertensione dovuta al trattamento dopo terapia con Sunitinib di 28 giorni ( valore mediano ).
La pressione media è aumentata da 130/75 mm Hg il giorno 1 a 140/80 ( P minore di 0.001 ) mm Hg il giorno 28.
La dose standard di Sunitinib, età superiore a 50 anni e pre-ipertensione sono stati identificati come fattori di rischio indipendenti di ipertensione.
38 pazienti ( 72.5% ) nel sottogruppo ipertensione dovuta alla terapia hanno ricevuto una modifica del trattamento anti-ipertensivo.
I bloccanti dei canali del calcio ( calcioantagonisti ) sono stati identificati come i farmaci migliori per controllare l'ipertensione indotta dalla terapia, rispetto ad altri farmaci ( P=0.045 ).
La combinazione della terapia anti-ipertensiva è risultata più potente di un aumento della dose di un singolo farmaco antipertensivo, e l'intervento precoce con la terapia antipertensiva è risultato più efficace di un inizio tardivo della terapia.
In conclusione, i pazienti a rischio di ipertensione indotta dalla terapia richiedono una misurazione della pressione arteriosa più rigorosa.
I calcioantagonisti sono sembrati essere i farmaci più potenti ed efficienti, e una combinazione precoce di diverse classi di antipertensivi è risultata più efficace rispetto a un singolo agente anti-ipertensivo a dosaggio pieno. ( Xagena )
Ivanyi P et al, Clin Genitourin Cancer 2017; 15: 280-290.e3
Xagena_OncoUrologia_2017