OncoUrologia: Oncologia urologica
La chemioterapia a base di Cisplatino è il trattamento standard di prima linea per il tumore uroteliale della vescica, metastatico, e regimi a base di Carboplatino sono utilizzati per i pazienti non-eleggibili al Cisplatino.
Nonostante un tasso di risposta relativamente alto, le risposte sono in genere di breve durata e quasi tutti i pazienti vanno incontro a progressione della malattia evidenziando la necessità di nuove terapie mediche nel carcinoma uroteliale della vescica.
Il blocco del checkpoint immunitario ha mostrato attività nei pazienti con tumore uroteliale della vescica resistenti alla chemioterapia, e l'evidenza ha indicato una sinergia della terapia mirata indirizzata sia al checkpoint PD-1 ( morte cellulare programmata 1 ) sia a quello CTLA-4 ( antigene 4 dei linfociti T citotossici ).
Durvalumab è un anticorpo monoclonale IgG1 umano, selettivo, ad alta affinità, progettato per bloccare PD-L1 ( ligando-1 della morte cellulare programmata ) e CD80.
Tremelimumab è un anticorpo monoclonale completamente umano anti-CTLA-4.
In uno studio di fase 1/2, Durvalumab in monoterapia ha mostrato preliminare evidenza di attività antitumorale in diversi tipi di tumore, tra cui il tumore uroteliale della vescica.
Un’incoraggiante attività clinica e una tollerabilità gestibile sono stati riportati in uno studio di fase 1b di combinazione Durvalumab e Tremelimumab nel tumore del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ).
DANUBE è uno studio randomizzato, in aperto, multicentrico, di fase 3, che valuterà Durvalumab con o senza Tremelimumab rispetto alla chemioterapia standard di cura nei pazienti naïve al trattamento con carcinoma uroteliale della vescica non-operabile e/o metastatico.
I pazienti saranno randomizzati in un rapporto 1: 1: 1 a ricevere Durvalumab 1500 mg per via endovenosa ogni 4 settimane ( q4w ) per un massimo di 12 mesi; Durvalumab 1500 mg per via endovenosa q4w più Tremelimumab 75 mg per via endovenosa q4w per 4 dosi, seguito da Durvalumab 1500 mg per via endovenosa q4w per un massimo di 12 mesi; oppure chemioterapia standard di cura ( Cisplatino più Gemcitabina oppure Carboplatino più Gemcitabina ) per un massimo di 6 cicli.
I pazienti saranno stratificati in base a ammissibilità al Cisplatino, stato di PD-L1 ( espressione maggiore o uguale al 25% sulla membrana delle cellule tumorali o delle cellule immunitarie associate al tumore ), e metastasi viscerali.
L'endpoint primario è rappresentato dalla sopravvivenza libera da progressione secondo valutazione dello sperimentatore ( RECIST v1.1 ).
Gli endpoint secondari comprendono: sopravvivenza globale; percentuale di pazienti in vita e progressione libera a 12 mesi, tasso di risposta obiettiva ( ORR ), durata della risposta ( DOR ), e tasso di controllo della malattia ( DCR ) con valutazione dello sperimentatore; il tempo alla seconda progressione; qualità di vita correlata alla salute ( HRQOL ); farmacocinetica; immunogenicità; e sicurezza e tollerabilità. ( Xagena )
Powles T et al, J Clin Oncol 34, 2016 ( suppl; abstr TPS4574 )
Xagena_UrologiaOncologica_2016