OncoUrologia: Oncologia urologica
I ricercatori hanno valutato l'associazione tra gruppo sanguigno ABO con gli esiti clinico-patologici e la mortalità tra i pazienti con carcinoma uroteliale della vescica sottoposti a cistectomia radicale.
Sono stati identificati 2.086 pazienti consecutivi, che erano stati sottoposti a cistectomia radicale tra il 1980 e il 2008.
Un totale di 913 ( 44% ), 881 ( 42% ), 216 ( 10% ), e 76 ( 4% ) pazienti presentava sangue, rispettivamente, di tipo O, A, B e AB.
Il periodo mediano di follow-up post-operatorio tra i sopravvissuti era di 11 anni ( range interquartile: 7.7-15.9 anni ).
Nel complesso, 1.561 pazienti sono morti, con 770 decessi attribuibili a tumore della vescica.
Il gruppo sanguigno non-O è risultato associato a una significativamente peggiore sopravvivenza libera da recidive a 5 anni ( 65% vs 69%; p = 0.04 ) e/o a sopravvivenza tumore-specifica ( 64% vs 70%; p = 0.02 ).
In particolare, tra i pazienti con malattia maggiore o uguale a pT2N0, la sopravvivenza libera da recidive a 5-anni per quelli con gruppo sanguigno non-O versus tipo O è stata, rispettivamente, pari al 75% contro l’82%, ( P=0.002 ), mentre la sopravvivenza causa specifica ( CSS ) a 5 anni è stata, rispettivamente, del 77% contro l’85% ( P=0.001 ).
All'analisi multivariata, il sangue di tipo A è rimasto indipendentemente associato a un aumentato rischio di mortalità tumore-specifica ( hazard ratio, HR = 1.22; P = 0.01 ).
In conclusione, il gruppo sanguigno non-O, soprattutto sangue di tipo A, è associato a un significativo aumentato rischio di morte per cancro alla vescica tra i pazienti sottoposti a cistectomia radicale.
Se queste conclusioni verranno convalidate, l’approccio di terapia multimodale, comprendente la chemioterapia perioperatoria o la più frequente sorveglianza post-operatoria in questa coorte, merita ulteriore valutazione. ( Xagena2016 )
Gershman B et al, Urol Oncol 2016; 34, 4.e1-4.e9
Xagena_OncoUrologia_2016