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Tumore prostata

Nefrectomia parziale versus nefrectomia radicale per i tumori renali: funzione renale ed esiti cardiovascolari


L'uso diffuso della nefrectomia parziale ha portato alla conservazione del parenchima renale funzionale. Tuttavia, i benefici della nefrectomia parziale sulla funzione renale e sugli esiti cardiovascolari rimangono controversi.

È stata effettuata una meta-analisi per dirimere le controversie.

In totale, sono stati aggregati i dati di 26 studi sulla malattia renale cronica di nuova insorgenza, e i dati di 6 studi sugli esiti cardiovascolari.

La nefrectomia parziale è risultata correlata a una riduzione del 73% del rischio di nefropatia cronica di nuova insorgenza in tutti i pazienti inclusi ( hazard ratio, HR=0.27, P minore di 0.0001 ) e a una riduzione del rischio del 65% nei pazienti con tumori superiori a 4 cm ( HR=0.35, P minore di 0.0001 ) rispetto alla nefrectomia radicale.

Non ci sono state differenze significative tra i gruppi riguardo agli eventi cardiovascolari postoperatori ( HR=0.86, P=0.238 ) e alla morte cardiovascolare ( HR=0.79, P=0.196 ).

In conclusione, i risultati hanno indicato che la nefrectomia parziale riduce il rischio post-operatorio di malattia renale cronica di nuova insorgenza.
Tuttavia, la protezione della funzione renale da parte della nefrectomia parziale non ha ridotto il rischio di eventi cardiovascolari.
Questo risultato rimane controverso, e sono necessarie ulteriori valutazioni su ampia scala. ( Xagena2016 )

Wang Z et al, Urologic Oncology 2016; 34: 533.e11-533.e19

Xagena_OncoUrologia_2016



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