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Tumore prostata

L’effetto della nefrectomia ritardata sugli esiti oncologici nei pazienti con tumori renali superiori a 4 cm


Ritardare la nefrectomia al di sotto dei 3 mesi non influisce negativamente sull'esito del trattamento dei tumori renali.
Non è chiaro se il tempo di attesa chirurgica ( SWT, tempo dalla diagnosi alla chirurgia ) superiore a 3 mesi influenzi il risultato del trattamento per le grandi masse renali.
Si è valutato se il tempo SWT sia associato all’esito del trattamento di masse renali superiori a 4 cm e sono stati identificati i pazienti che hanno maggiori probabilità di avere un tempo SWT prolungato.

Sono stati rivisti i dati di 1.484 pazienti sottoposti a nefrectomia radicale o parziale in un unico Centro per una massa renale metastatica maggiore di 4 cm tra il 1995 e il 2013.
Sono stati esclusi i pazienti con tumori benigni e dati preoperatori incompleti.
E’ stata studiata l'associazione tra tempo SWT e sovrastadiazione della malattia al momento della chirurgia e la recidiva a 2 e 5 anni.

E’ stata valutata la sopravvivenza cancro-specifica ( CSS ) e la sopravvivenza globale ( OS ).
Tutte le analisi sono state aggiustate per le caratteristiche del paziente e del tumore.

Nella coorte finale di 1.278 pazienti, 267 ( 21% ) avevano un tempo dalla diagnosi all’intervento chirurgico superiore a 3 mesi.

I pazienti con tumori più grandi, sintomatici, presentavano un più breve tempo all’intervento chirurgico.

Il follow-up per i sopravvissuti è stato di 3.8 anni.

All'analisi multivariata, il tempo SWT non è stato associato con la sovrastadiazione della malattia, la recidiva, o la sopravvivenza cancro specifica.

Un più lungo tempo dalla diagnosi all’intervento chirurgico è risultato associato a una diminuzione della sopravvivenza generale ( hazard ratio, HR=1.17; P=0.0002 ).

Il sesso e le dimensioni del tumore, l’istologia e la presentazione sono stati associati con sovrastadiazione della malattia, recidiva e sopravvivenza cancro-specifica.

La causa più comune per un ritardo chirurgico superiore a 3 mesi era la valutazione e il trattamento di patologie concomitanti.

In conclusione, le caratteristiche del paziente e del tumore, piuttosto che il tempo che intercorre la diagnosi e la chirurgia, sono state associate con la sovrastadiazione della malattia, la recidiva e la sopravvivenza cancro-specifica, e dovrebbero guidare la decisione di ritardare l'intervento chirurgico durante il trattamento di tumori renali non-metastatici superiori a 4 cm. ( Xagena )

Mano Roy et al, Urologic Oncology 2016; 34: 239.e1-239.e8

Xagena_OncoUrologia_2016



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