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Tumore prostata

Efficacia e sicurezza della profilassi a lunga durata della malattia tromboembolica venosa nella chirurgia dei tumori urologici maggiori


Uno studio clinico ha esaminato gli effetti di una profilassi a lunga durata, basata sulla somministrazione di Eparina a basso peso molecolare per 28 giorni dopo intervento chirurgico per tumore urologico, sul rischio di sviluppo di tromboembolismo venoso ( TEV ) e le eventuali complicanze associate alla terapia.

Lo studio ha analizzato una coorte di 332 pazienti ad alto rischio di sviluppo di tromboembolismo venoso, sottoposti a terapia chirurgica per il trattamento di carcinomi urologici nel periodo 2011-2014.

Nell'intera durata dello studio è stata monitorata l'adesione al protocollo di profilassi, l'incidenza di eventi di tromboembolismo venoso e le eventuali complicanze da profilassi entro 1 anno dall'intervento chirurgico.

I pazienti sono stati suddivisi in 4 gruppi in base al protocollo terapeutico ricevuto e in base all'ospedalizzazione: profilassi intra-ospedaliera con profilassi di lunga durata [ per protocollo ] ( n=107; gruppo 1 ); profilassi intraospedaliera con profilassi di non-lunga durata [ non-per-protocollo ] ( n=42; gruppo 2 ); profilassi intra-ospedaliera con profilassi di lunga durata [ non-per protocollo ]( n=83; gruppo 3 ); profilassi intra-ospedaliera senza profilassi a lunga durata [ non-per protocollo ]( n=100; gruppo 4 ).

L'incidenza e i tempi mediani allo sviluppo di tromboembolismo venoso sono stati rispettivamente: 7% e 58 giorni nel gruppo 1; 17% e 44 giorni nel gruppo 2; 17% e 46 giorni nel gruppo 3; 21% e 15 giorni nel gruppo 4.

I valori di hazard ratio ( HR ) per il tromboembolismo venoso sono stati: HR = 0.27 ( intervallo di confidenza [ IC ] 95%: 0.11-0.70 ) per il gruppo 1 rispetto al gruppo 4; HR = 0.66 ( IC 95%: 0.25-1.60 ) per il gruppo 2 rispetto al gruppo 4; HR = 0.66 ( IC 95%: 0,29-1.26 ) per il gruppo 3 rispetto al gruppo 4, tutti con un trend di P = 0.002.

L'incidenza di complicanze da profilassi del tromboembolismo venoso non è risultata significativamente differente fra i gruppi, con un tasso dell'8% nel gruppo 1, del 17% nel gruppo 2, del 6% nel gruppo 3 e del 12% nel gruppo 4 ( P = 0.33).

In conclusione, lo studio ha dimostrato che nei pazienti ad alto rischio sottoposti a chirurgia per tumore urologico, un protocollo clinico con profilassi sia perioperatoria sia a lunga durata rappresenta una strategia efficace per ridurre l'incidenza di tromboembolismo venoso. ( Xagena )

Kukreja J et al, Urol Oncol 2015; 33: 387.e7-387.e16

Xagena_Urologia_2015



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