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Tumore prostata

Dasatinib neoadiuvante per il tumore della vescica muscolo-invasivo: l’inibizione Src appare inefficace nei pazienti non-selezionati


Modelli preclinici di carcinoma uroteliale hanno fornito elementi a sostegno dell'attività di Dasatinib ( Sprycel ), un inibitore orale SFK ( chinasi della famiglia Src ).
I ricercatori hanno determinato la fattibilità e l’attività biologica di Dasatinib neoadiuvante ( Neo-D ) nei pazienti con carcinoma uroteliale della vescica muscolo-invasivo ( miUCB ) che precede la cistectomia radicale.

Uno studio prospettico, multicentrico, di fase II è stato condotto. I criteri chiave di ammissibilità comprendevano: carcinoma uroteliale della vescica muscolo-invasivo resecabile ( T2-T4a, N0, M0 ), e Eastern Cooperative Oncology Group ( ECOG ) performance status da 0 a 1.

I pazienti hanno ricevuto, come terapia neoadiuvante, per via orale, Dasatinib 100 mg una volta al giorno in media per 28 giorni, seguito da cistectomia radicale 8-24 ore dopo l'ultima dose.

L'endpoint primario era la fattibilità, definita come il 60% o più dei pazienti con carcinoma uroteliale della vescica muscolo-invasivo che hanno completato la terapia senza tossicità dose-limitante correlata al trattamento.

Lo studio ha arruolato 25 pazienti di cui 23 erano valutabili per la fattibilità.

Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario con 15 pazienti ( 65% ) di terapia completata senza tossicità dose-limitante.

La tossicità dose-limitante ha incluso: affaticamento ( n=2 ), embolia polmonare, dolori addominali, tachicardia sopraventricolare, fistola enterica, ematuria, e dispnea ( n=1 ciascuno ).

Alla cistectomia radicale, 5 pazienti ( 23% ) avevano malattia inferiore a pT2.

L’analisi dei tumori pre- e post-trattamento ha mostrato una diminuzione significativa di SFK fosforilato ( pSFK; P=0.003 ), ma nessun significativo cambiamento di Ki-67 o Cas3.

In totale, 4 casi hanno dimostrato una diminuzione non-significativa di Ki-67, di cui 3 casi anche una diminuzione di pSFK, mentre 2 casi hanno presentato un aumento marginale di Cas3.

In conclusione, il trattamento con Dasatinib, somministrato come neoadiuvante, in pazienti con carcinoma uroteliale della vescica muscolo-invasivo, è fattibile e sicuro.
Nel complesso, una significativa inibizione di pSFK è stata osservata senza riduzione complessiva della proliferazione cellulare o aumento dell'apoptosi, anche se l’attività biologica anti-tumorale può esistere in un piccolo sottogruppo di pazienti.
Questi risultati hanno mostrato che il beneficio clinico della inibizione di SFK mediante un singolo agente nei pazienti non-selezionati con carcinoma uroteliale della vescica muscolo-invasivo è improbabile. ( Xagena2016 )

Hahn NM et al, Urol Oncol 2016; 34: 4.e11-4.e17

Xagena_OncoUrologia_2016



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