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Tumore prostata

Confronto tra i risultati oncologici del carcinoma uroteliale del tratto urinario superiore e del carcinoma uroteliale della vescica, metastatici, dopo chemioterapia a base di Cisplatino


Uno studio clinico ha confrontato gli esiti oncologici e i fattori prognostici relativi al carcinoma uroteliale del tratto urinario superiore ( UTUC ) e il carcinoma uroteliale della vescica ( UCB ), metastatici, dopo chemioterapia a base di Cisplatino.

Sono stati analizzati in modo retrospettivo i dati relativi a pazienti con carcinomi uroteliali del tratto urinario superiore e della vescica, metastatici, dopo chemioterapia a base di Metotrexato / Vinblastina / Doxorubicina / Cisplatino ( MVAC ) o Gemcitabina / Cisplatino, condotta nel periodo 1997-2014 presso il Kaohsiung Chang Gung Memorial Hospital ( Taiwan ).

Lo studio ha incluso un totale di 203 pazienti, 120 dei quali con carcinoma uroteliale metastatico del tratto superiore e 83 con carcinoma uroteliale metastatico della vescica.

Nei pazienti con carcinoma uroteliale metastatico del tratto urinario superiore, la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 7.3 mesi per il gruppo trattato con il regime chemioterapico MVAC rispetto ai 4.0 mesi osservati nei pazienti trattati con Gemcitabina e Cisplatino ( P inferiore a 0.001 ).

La sopravvivenza globale mediana è stata invece di 17.0 mesi nel gruppo trattato con il regime MVAC contro i 10.5 mesi del gruppo trattato con l’associazione Gemcitabina e Cisplatino ( P inferiore a 0.001 ).

Nei pazienti con carcinoma uroteliale metastatico della vescica, i valori di sopravvivenza mediana libera da progressione ( P = 0.35 ) e sopravvivenza globale ( P = 0.06 ) rilevati nei due gruppi non sono risultati statisticamente rilevanti.

Dall'analisi multivariata dei dati è emerso che il numero di siti metastatici rappresenta un fattore prognostico sia per il carcinoma uroteliale metastatico del tratto urinario superiore ( hazard ratio [ HR ] = 2.74; intervallo di confidenza [ IC ] 95%: 1.63-4.62; P minore di 0.001 ) che per il carcinoma uroteliale metastatico della vescica ( HR = 3.12; IC 95%: 1.52-6.39; P = 0.002 ).

La presenza di metastasi epatiche ( HR = 1.84; IC 95%: 1.05-2.23; P = 0.03 ) e la chemioterapia MVAC ( HR = 0.54; IC 95%: 0.35-0.83; P minore di 0.001) sono risultate significativamente correlate alla sopravvivenza solamente per il carcinoma uroteliale metastatico del tratto urinario superiore e non per il carcinoma uroteliale metastatico della vescica.

In conclusione, i risultati ottenuti dallo studio hanno evidenziato esiti oncologici e fattori prognostici discordanti fra il carcinoma uroteliale metastatico del tratto urinario superiore ed il carcinoma uroteliale metastatico della vescica.
Sono necessari ulteriori studi prospettici al fine di convalidare i risultati ottenuti. ( Xagena )

Hsieh MC et al, Urol Oncol 2015; 33: 495.e9-495.e14

Xagena_OncoUrologia_2015



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