OncoUrologia: Oncologia urologica
Il carcinoma renale a cellule chiare ( ccRCC ) è ben noto per la sua ipervascolarizzazione a causa della alterazione del fattore inducibile dall’ipossia [ HIF ] / Von Hippel-Lindau.
Recenti scoperte hanno suggerito che CTR2 ( copper transporter 2 ) è anche associato all'angiogenesi attraverso la modulazione del rame della via del fattore inducibile dall’ipossia.
I ricercatori hanno esplorato il ruolo prognostico di CTR2 nei pazienti con carcinoma renale a cellule chiare.
Un totale di 331 pazienti con carcinoma renale a cellule chiare che erano stati sottoposti a nefrectomia sono stati arruolati nel periodo 2005-2007 in una singola istituzione.
Il follow-up mediano è stato di 98.97 mesi ( range: 2.63-120.47 ).
L’espressione di CTR2 nel carcinoma renale a cellule chiare è risultata ridotta rispetto a quella nel tessuto peritumorale ( P inferiore a 0.001 ) e negativamente correlata a molti altri parametri clinici.
Nelle analisi di sopravvivenza utilizzando il metodo di Kaplan-Meier, una bassa espressione tumorale di CTR2 ha mostrato un effetto prognostico non-favorevole sia riguardo alla sopravvivenza globale sia alla sopravvivenza libera da malattia ( P inferiore a 0.001 ).
Le analisi multivariate hanno anche rivelato lo stesso risultato dopo aggiustamento con altri parametri clinici ( P inferiore a 0.001 ).
Stratificando i pazienti in 3 livelli di rischio, utilizzando il punteggio alla scala SSIGN ( Stage, Size, Grade, and Necrosis ) e alla scala UISS ( University of California Los Angeles [ UCLA ] Integrated Staging System ), la ridotta espressione di CTR2 era associata a più breve sopravvivenza globale e sopravvivenza libera da malattia nei gruppi a basso e medio rischio.
Inoltre, il nomogramma generato integrando l’espressione tumorale di CTR2, ha fornito risultati migliori nel predire la sopravvivenza globale dei pazienti rispetto all'utilizzo del solo sistema TNM ( c-index = 0.799 vs 0.691 ).
In conclusione, CTR2 è un nuovo marker prognostico per i pazienti con carcinoma renale a cellule chiare, sia in termini di previsione della sopravvivenza globale sia della sopravvivenza libera da malattia, e potrebbe essere integrato con altri parametri clinici per una migliore stratificazione del rischio del paziente. ( Xagena2016 )
Xia Y et al, Urol Oncol 2016; 34: 5.e1-5.e9
Xagena_OncoUrologia_2016