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Tumore prostata

Beneficio della radioterapia adiuvante nel cancro del pene in stadio III dopo dissezione linfonodale


Il ruolo della radioterapia adiuvante ( somministrata dopo l'intervento ) nel cancro del pene avanzato non è noto.
È stato utilizzato il National Cancer Database ( NCDB ) per determinare i fattori associati alla ricezione di radioterapia adiuvante e la loro influenza sulla prognosi negli uomini sottoposti a dissezione linfonodale inguinale per malattia in stadio III.

È stato esaminato il database NCDB per il periodo 1998-2012 per tutti gli uomini con carcinoma del pene che avevano stato linfonodale patologico e dati disponibili sulla terapia adiuvante
Sono state analizzate le variabili cliniche e patologiche associate a radioterapia adiuvante.
Sono state valutate le probabilità di ricevere radioterapia adiuvante e l'influenza della radioterapia in setting adiuvante sulla sopravvivenza globale ( OS ).

In totale 589 pazienti sono stati sottoposti a dissezione dei linfonodi in sede inguinale per tumore al pene in stadio III, e il 23% ( n=136 ) è stato trattato con radioterapia.
L'età media era di 61.8 anni.

I fattori associati al trattamento con radioterapia adiuvante includevano uno stadio linfonodale patologico superiore ( MV OR 1.85 ), mentre una maggiore distanza ( MV OR 0.48 ) e un trattamento in ambiente accademico ( MV OR 0.53 ) sono stati inversamente associati alla possibilità di ricevere radioterapia adiuvante.

All'analisi di regressione di Cox, la radioterapia adiuvante ha migliorato la sopravvivenza globale ( HR combinato 0.58 ), dato che è sembrata essere stata guidata da un carico linfonodale più elevato ( N2: HR=0.53; N1: HR=1.36 ).

In conclusione, i determinanti della somministrazione di radioterapia in setting adiuvante per il carcinoma al pene in stadio III sembrano essere correlati alla vicinanza a Centri oncologici e a un maggiore carico linfonodale.
Sono state trovate prove di un beneficio di sopravvivenza con l'uso delal radioterapia adiuvante, in particolare nei pazienti con stadio linfonodale più elevato.
Sono necessari studi multicentrici per confermare questi risultati e migliorare gli algoritmi di trattamento per il tumore al pene ad alto grado. ( Xagena )

Winters BR et al, Urologic Oncology 2018; 36: 92.e11-92.e16

Xagena_OncoUrologia_2018



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