OncoUrologia: Oncologia urologica
La stimolazione continua dell'asse del recettore degli androgeni è un prerequisito per la crescita nel cancro della prostata resistente alla castrazione.
Abiraterone acetato ( Zytiga ) è un potente inibitore della sintesi extracellulare e intracellulare degli androgeni mediante inibizione del sistema enzimatico CYP-17, che ha dimostrato di essere up-regolato nel tumore alla prostata resistente alla castrazione.
L’Abiraterone è stato recentemente introdotto nella gestione dei pazienti con tumore alla prostata resistente alla castrazione metastatico ( mCRPC ) sia prima che dopo la chemioterapia a base di taxani.
E’ stata riportata l'esperienza clinica iniziale ottenuta da pazienti con tumore alla prostata resistente alla castrazione metastatico gestiti con Abiraterone presso il Rigshospitalet in Danimarca, confrontando i risultati con gli esiti di studi di fase III.
Lo studio retrospettivo ha riguardato i pazienti gestiti con Abiraterone per un periodo di più di 2 anni.
Il trattamento consisteva di 1.000 mg di Abiraterone e 5 mg di Prednisone due volte al giorno.
Gli endpoint erano risposta PSA ( antigene prostatico specifico ), progressione clinica e radiologica, e sopravvivenza globale.
In totale sono stati inclusi 73 pazienti con tumore alla prostata resistente alla castrazione metastatico, sottoposti a trattamento con Abiraterone nel periodo 2012-2014.
Il follow-up è stato di 9.9 mesi.
Un declino di PSA maggiore del 50% è stato trovato nel 39% dei pazienti.
Il tempo alla progressione biochimica e radiologica è stato, rispettivamente, di 3.5 e 4.9 mesi.
La sopravvivenza globale è stata di 13.2 mesi.
In conclusione, l’esperienza iniziale con Abiraterone nella gestione di routine dei pazienti con tumore alla prostata resistente alla castrazione metastatico ha dimostrato un divario di efficacia-efficienza rispetto alla sperimentazione clinica.
Fatta eccezione per la risposta del PSA ( calo superiore al 50% ) nei pazienti gestiti con Abiraterone, i risultati post-chemioterapia sono stati inferiori agli studi di fase III.
Questo è dovuto probabilmente alla selezione dei pazienti, che è un limite tipico quando si trasferiscono i risultati da studi di fase III alla pratica clinica. ( Xagena2016 )
Thortzen A et al, Urol Oncol 2016; 34: 291.e1-291.e7
Xagena_OncoUrologia_2016