OncoUrologia: Oncologia urologica
La nefrectomia parziale per il carcinoma renale in fase precoce preserva la funzione renale meglio della nefrectomia radicale, ed è generalmente considerata oncologicamente simile.
Lo studio Intergroup European Organisation for Research and Treatment of Cancer ha messo a confronto gli esiti dopo nefrectomia parziale vs nefrectomia radicale; tuttavia, ha mostrato una riduzione della sopravvivenza globale nel gruppo nefrectomia parziale.
E’ stata valutata la recidiva, la morte e la funzione renale dopo nefrectomia parziale versus readicale per i tumori T1 in una popolazione canadese.
Dal 2000 al 2015, 2.358 pazienti con una prima presentazione di un cancro renale in stadio clinico T1 sottoposti a nefrectomia parziale o radicale sono stati identificati dal Canadian Kidney Cancer Information System.
Sono stati analizzati i parametri clinici, chirurgici e patologici.
Il tempo alla progressione è stato confrontato dopo nefrectomia parziale vs radicale, aggiustando per le variabili pertinenti.
I criteri di inclusione sono stati raggiunti in 1.615 soggetti con nefrectomia parziale e 743 con nefrectomia radicale.
Le caratteristiche preoperatorie erano simili nei due gruppi.
Il tempo alla progressione non era diverso dopo nefrectomia parziale vs nefrectomia radicale, aggiustando per i potenziali confondenti ( hazard ratio, HR=1.17, P=0.42 ).
La velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ) postoperatoria a 1 e 3 anni è risultata significativamente maggiore per nefrectomia parziale vs nefrectomia radicale in un modello di regressione lineare, tenendo conto della velocità di filtrazione glomerulare preoperatoria stimata.
In conclusione, i risultati suggeriscono che la sopravvivenza libera da progressione dopo nefrectomia parziale e nefrectomia radicale nei pazienti con carcinoma renale in stadio T1 era simile, ma con una migliore conservazione della funzione renale dopo nefrectomia parziale.
Questo sta ad indicare che sia la nefrectomia parziale sia la nefrectomia radicale hanno simile efficacia oncologica, e che la selezione dell’approccio chirurgico dovrebbe essere basata su altri fattori quali la fattibilità tecnica, le potenziali complicazioni e la conservazione della funzione renale. ( Xagena )
Forbes CM et al, Urologic Oncology 2016; 34: 486.e17-486.e23
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